Nocchi Massimiliano

Massimiliano Nocchi
A perfect combination of talent and sensibility. Massimiliano Nocchi is a young artist, in fact, born in March 1969, but has already had a considerable training. After attending art school in Pisa and earning a diploma of Master of Arts, he studied at the Academy of Fine Arts in Florence. What stands out with sufficient clarity in the Nocchi’s painting is a strong attachment to the Tuscan tradition, a spirit Macchiaiolo you notice in his painting technique and in his choice of subjects. But it is equally obvious to the careful observer how the artist has managed to graft on a traditional system a journey of research that has led him to progressively achieve full linguistic identity suited to his need of expression. Nocchi mean the painting as an instrument of mediation between reality and art, Nocchi identifies in the forms proposed by the landscape its ideal models of inspiration. The search for secluded places, serene and poetic, satisfies a need further to be able to talk intimately with nature, almost to want to take the beating of her. The rolling hills dotted with farmhouses, the clear skies that fade on the last horizon, the rolling expanses of grass, offer us landscapes that seem almost to be free of the physical aspect and to soften them of spirituality. Are subdued visions, full of moods and suffused of silences . We are dealing with balanced compositions that utilize the possibility of a wide colour gamut, vivid colours, but pasty, avoiding violent disagreements. So how are perfectly reproduced on canvas the various coloristic gradations that the light gives the landscape at various times of the day. Nocchi has the uncommon gift of knowing how to seize the moment, to extract the soul of an immediate transfer of a painting that attracts and wins every hesitation, capturing the eye. It has a penetrating powers of observation that the firmness of photographic landscapes subtly combines with a romantic aspiration. Careful study of the true, calibrated use of colour, mastery of drawing, deep sensitivity: all this is Massimilano Nocchi.

Un perfetto connubio tra talento e sensibilità Massimiliano Nocchi è un artista giovane, nasce infatti nel marzo del 1969, ma che ha già alle spalle un percorso formativo e di sperimentazione riguardevole. Dopo aver frequentato la Scuola d’Arte a Pisa e aver conseguito il diploma di Maestro d’Arte, ha studiato presso l’Accademia delle Belle Arti di Firenze. Ciò che si evidenzia con sufficiente chiarezza nella pittura di Nocchi è il radicamento nella tradizione toscana, un certo spirito macchiaiolo di fondo che si coglie sia nella tecnica pittorica che nella soggettistica. Altrettanto evidente risulta però all’osservatore accorto come l’artista sia riuscito ad innestare su un impianto di base tradizionale un cammino di ricerca che lo ha condotto a raggiungere gradualmente un’identità linguistica pienamente confacente alla sua esigenza espressiva. Intendendo la pittura come strumento di mediazione tra la realtà e l’arte, Nocchi identifica nelle forme proposte dal paesaggio i suoi modelli ideali di ispirazione. La ricerca di luoghi appartati, sereni e poetici, risponde a un’esigenza ulteriore, quella di poter dialogare intimamente con la natura, quasi a volerne cogliere i palpiti. I dolci colli disseminati di cascinali, i cieli tersi che sfumano sull’ultimo orizzonte, le morbide distese d’erba, ci offrono paesaggi che sembrano talvolta quasi liberarsi dell’aspetto fisico per ammorbidirsi di spiritualità. Sono visioni sommesse, ricche di stati d’animo e di soffusi silenzi. Ci troviamo di fronte a composizioni sempre equilibrate, che utilizzano le possibilità di una gamma cromatica completa, con colori vivi ma pastosi, che evitano discordanze violente. Così come perfettamente risultano riprodotte sulla tela le varie gradazioni coloristiche che la luce conferisce al paesaggio nelle varie ore del giorno. Nocchi ha la non comune dote di saper cogliere l’attimo, di estrarne l’anima, di trasferirlo con immediatezza su una tela che attrae e vince ogni esitazione, invischiando l’occhio. Possiede una penetrante capacità di osservazione che alla fermezza fotografica dei paesaggi assomma un’aspirazione sottilmente romantica. Studio attento sul vero, uso calibrato dei colori, padronanza del disegno, profonda sensibilità: tutto questo è Massimiliano Nocchi.

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• 30 novembre 2016

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